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Progetto realizzato con contributi di cui alla Legge Regionale 24/2021

PRIMA GUERRA MONDIALE

Gli austriaci non si aspettavano l'entrata in guerra dell'Italia. C'erano possibilità che il fronte si allargasse, ma né le forze militari austriache né la popolazione civile si attendevano una dichiarazione di guerra da un alleato storico. Le truppe, sul confine, erano poche. Le prime avvisaglie della guerra si ebbero prima del 24 maggio 1915, quando fu evacuata la popolazione italiana di Pontebba. | ponti (quello stradale e quello ferro-viario) vennero fatti brillare e i forti austro-ungarici di Malborghetto e di Predil furono organizzati in vista del conflitto. I combattimenti iniziarono il 12 giugno 1915 quando giunsero a Dogna due obici da 305 millimetri. Iniziò cosi il bombardamento del forte di Malborghetto. Stessa azione fu intrapresa dal passo di Sella Nevea, in Val Raccolana, sulle postazioni permanenti del Lago di Raibl, a sud di Tarvisio. Il 30 luglio, il Battaglione Alpini Gemona riuscì nell'impresa di occupare la Forchia di Cjanalot e il Pizzo Orientale creando così, assieme allo Jôf di Miezegnot e allo Jôf di Sompdogna, un'ottima zona di controllo sul confine. Il tentativo da parte degli austro-ungarici di rioccupare questa zona assieme alla Sella di Somdogna fallì il 18 ottobre. Come per la zona delle Dolomiti, la stagione autunnale in montagna cedette presto il passo a quella invernale, fossilizzando così le posizioni fino alla primavera successiva.

WELTKRIEG

Die Österreicher erwarteten nicht, dass Italien in den Krieg eintreten würde. Es bestand die Möglichkeit, dass sich die Front erweitern würde, aber weder die österreichischen Streitkräfte noch die Zivilbevölkerung erwarteten eine Kriegserklärung durch einen historischen Verbündeten. Nur wenige Truppen befanden sich an der Grenze. Die ersten Anzeichen des Krieges zeigten sich vor dem 24. Mai 1915, als die italienische Bevölkerung aus Pontebba evakuiert wurde. Die Brücken (die Straßenbrücken und die Eisenbahnbrücke) wurden gesprengt und die österreichisch-ungarischen Festungen Malborghetto und Predil wurden auf den Konflikt vorbereitet. Die Kämpfe begannen am 12. Juni 1915, als zwei 305-Millimeter-Haubitzen in Dogna einschlugen. So begann die Bombardierung der Festung von Malborghetto. Die gleiche Kampfhandlung erfolgte vom Sella Nevea-Pass im Raccolana-Tal aus, auf die festen Stellungen am Raibl-See südlich von Tarvis (Tarvisio). Am 30. Juli gelingt es dem Gebirgsjägerbataillon von Gemona, die Forchia di Cjanalot und den Pizzo Orientale zu besetzen und so zusammen mit dem Mittagskofel (Jôf di Miezegnot) und dem Köpfachs (Jôf di Sompdogna) eine hervorragende Kontrollzone an der Grenze zu schaffen. Der Versuch Österreich-Ungarns, dieses Gebiet zusammen mit dem Somdogna-Sattel zurückzuerobern, scheiterte am 18. Oktober. Wie in den Dolomiten ging die Herbstsaison in den Bergen bald in die Wintersaison über, sodass sie bis zum nächsten Frühjahr im Stellungskrieg verharrten.