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Progetto realizzato con contributi di cui alla Legge Regionale 24/2021

SECONDA GUERRA MONDIALE

Il 6 agosto 1943 si incontrano a Tarvisio i Ministri degli Esteri italiano Guariglia e tedesco Von Ribbentrop, con i rispettivi capi di stato maggiore (Ambrosio e Keitel), per confermare lalleanza, ma in realtà lincontro sancisce la fine della collaborazione. Pochi giorni dopo gli italiani concludono larmistizio e i tedeschi portano a termine loperazione Alarico. L8 settembre, allannuncio di Badoglio, nella caserma di Tarvisio sono presenti 300 soldati, in prevalenza Guardie alla Frontiera (GaF), che avevano il compito di proteggere la strada Pontebbana da atti di sabotaggio, vigilando anche sui valichi di Coccau-Porticina e Ratece. Le parole di Badoglio vengono colte come il preludio a un attacco tedesco. Il tenente colonnello Giovanni Jon, comandante del XVII settore GaF, impartisce disposizioni per la difesa, affidata al comandante Bruno Michelotto. Jon cerca anche di avere rinforzi o notizie da Udine, tramite il centralino di Tarvisio, alla cui difesa era stato assegnato il plotone antiparacadutisti aggregato alla GaF. Le SS sono presenti in Val Canale con un battaglione a Camporosso e un intero reggimento a Ugovizza e diverse divisioni in transito sono presenti nella vicina Arnoldstein. Alle 2 il colonnello Hans Brand ordina a Jon la consegna delle armi entro unora, ma l'ultimatum viene respinto, e allo scadere giunge in caserma una delegazione per intimare la resa, che viene respinta. La battaglia si conclude alle 9.15, dopo circa sei ore di lotta, quando il presidio italiano chiede la resa perché le munizioni sono terminate, concessa con l'onore delle armi. I 95 GaF superstiti, tra i quali anche il comandante Michelotto, vengono deportati in Germania.

ZWEITER WELTKRIEG

Am 6. August 1943 trafen sich der italienische Außenminister Guariglia und der deutsche Außenminister von Ribbentrop mit ihren jeweiligen Generalstabschefs (Ambrosio und Keitel) in Tarvis (Tarvisio), um das Bündnis zu bestätigen, doch in Wirklichkeit wurde bei diesem Treffen das Ende der Kooperation besiegelt. Wenige Tage später schließen die Italiener den Waffenstillstand und die Deutschen führen die Operation Alarich durch. Am 8. September bei der Bekanntgabe von Badoglio, befanden sich 300 Soldaten in der Kaserne von Tarvis (Tarvisio) , die meisten von ihnen Grenzsoldaten (GaF), die den Auftrag hatten, die Straße von Pontebbana vor Sabotageakten zu schützen und die Pässe Coccau-Thörl-Maglern und Ratece zu bewachen. Badoglios Worte werden als Auftakt für einen deutschen Angriff aufgefasst. Oberstleu-tnant Giovanni Jon, Befehlshaber des 17. GaF-Sektors, erteilt dem Kommandanten Bruno Michelotto den Befehl zur Verteidigung. Jon versuchte, über die Telefonzentrale in Tarvis (Tarvisio) , zu deren Verteidigung der zur GaF gehörende Fallschirmjägerzug abgestellt worden war, auch Verstärkung oder Nachrichten aus Udine zu erhalten. Die SS ist im Kanaltal mit einem Bataillon in Camporosso (Saifnitz) und einem ganzen Regiment in Ugovizza präsent, und mehrere Divisionen auf der Durchreise befinden sich im nahe gelegenen Arnoldstein. Um 2 Uhr nachts befiehlt Oberst Hans Brand Jon, die Waffen innerhalb einer Stunde abzu-geben, aber das Ultimatum wird abgelehnt und nach Ablauf der Frist trifft eine Delegation in der Kaserne ein, um die Übergabe zu fordern, die zurückgewiesen wird. Die Schlacht endet um 9.15 Uhr, nach etwa sechsstündigem Kampf, als die italienische Garnison kapituliert, weil die Munition ausgegangen ist, wobei ihr die Ehre der Waffen gewährt wird. Die 95 überlebenden Grenzsoldaten, darunter auch der Kommandant Michelotto, werden nach Deutschland deportiert.